BOTTA E RISPOSTA CON CIRA SANTORO direttrice artistica della Città del Teatro
La stagione è ricca di titoli freschi e tematiche attuali, qual è il fil rouge che lega tutti gli spettacoli?
La qualità artistica e la capacità di parlare a tutti i pubblici. E’ una stagione che nasce dall’ascolto del pubblico di Cascina e dalla volontà di accompagnarlo su territori nuovi in cui produzione, programmazione e formazione sono invitate a dialogare e in cui sia possibile osare mescolamenti di pubblico. Dai nomi importanti che formano buona parte del cartellone in abbonamento, cercheremo di transitare verso la migliore produzione del nuovo teatro, senza mai tradire una cifra popolare e inclusiva. Affronteremo temi cruciali come democrazia, crisi climatica e violenza di genere, senza tralasciare riflessioni sul senso di comunità e lo smarrimento dell’individuo contemporaneo, sempre con leggerezza calviniana e visionarietà. Vogliamo rimettere al centro il teatro come luogo di comunità e di incontro.
Quali sono le vostre produzioni in stagione?
Oltre alla coproduzione con Infinito Produzioni su Matteotti le nostre produzioni saranno due: La notte dei Bambini, di Gaia Nanni e Giuliana Musso, con Gaia Nanni, in coproduzione con il Teatro Popolare d’Arte e, nella rassegna dedicata ai nuovi linguaggi e al pubblico più giovane, K(-A-)O, al 100% produzione Sipario Toscana, con il danzatore giapponese Kenji Shinohe, che con il linguaggio del teatro-danza parla di emoticon, di emozioni e digitale.
Puoi darmi qualche anticipazione in merito a “Domenica a Teatro”?
A Cascina transitano le migliori compagnie di teatro ragazzi. Tra le nuove formazioni ci saranno gli Anagoor, compagnia votata alla ricerca, per la prima volta alle prese con un lavoro sull’infanzia. Un’altra novità è l’apertura della sala Rame -Fo alle famiglie con spettacoli di nuovo circo e tout-public