Di e con ALESSANDRO RICCIO
Scrivere la parola “fine” è sempre doloroso: alle storie d’amore, ad un lavoro, alle vacanze. Ed è così terribilmente sfiancante che dire: “ci penserò domani” diventa meravigliosamente liberatorio… Essere geniali e creativi come Lionardo Guerrero non è da tutti: dalla sua testa nascono personaggi profondi, vicende cariche di pathos, colpi di scena mozzafiato. Ma la procrastinazione è il condimento della sua giornata tipo. Rimanda, si distrae, perde tempo, trova scuse.
E le sue creature vengono bloccate nei momenti più critici delle loro vicende: gli “incompiuti” sono i numerosissimi personaggi ideati e lasciati lì ad aspettare un destino e che cercheranno in ogni modo di superare il confine che li separa dal mondo reale per convincere e stimolare il loro artefice a dargli la parola “fine”.