Il 20 aprile in occasione della Pasqua, a Firenze torna l’antica tradizione popolare dello Scoppio del Carro, nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, cuore della città. La celebrazione ha origine, secondo la leggenda, da Pazzino De’Pazzi, il capostipite della famiglia Pazzi, di ritorno dalla prima Crociata (1096-1099) con tre frammenti della pietra del Santo Sepolcro che nel corso degli anni vennero usati per accendere il fuoco pasquale che veniva poi trasportato su un carro.
La forma moderna del carro, detto il Brindellone, risale al Seicento e si deve a Bernardo Buontalenti, grande architetto ed esperto di teatro ed effetti pirotecnici. A partire dal 1515 il giorno di Pasqua iniziò il tradizionale Scoppio del carro con le modalità che vengono tuttora rispettate. Secondo la tradizione, la colombina (che non è altro che un razzo che viene acceso dentro la cattedrale grazie a un palo alto 7 metri), deve fare un ‘volo’ per accendere i fuochi d’artificio del Brindellone. Se la colombia riesce a tornare indietro fino all’altare, allora l’anno sarà prospero. Come sempre, il Brindellone partirà da Porta al Prato, dove è conservato in un apposito locale, alle 6:15, scortato dal corteo storico e del calcio storico e trainato da due
coppie di buoi. Durante la mattinata, il ‘Carro del Fuoco’, sfilerà nelle vie del centro storico di Firenze, fino a raggiungere la cattedrale alle 9:30.
Lo scoppio del Brindellone è previsto per le 11 pronto a regalare a Firenze un altro anno fortunato.
Ivan Puliti