di HAROLD PINTER
regia DANIELA PAOLA ROSSI

La messinscena inizia con un viaggio fisico e simbolico attraverso il sonno di Deborah, che esplora territori remoti fino al suo risveglio. I tre personaggi rappresentano essenze umane nascoste, mentre i Gong evocano suoni primordiali che trasportano in una dimensione trascendentale. Il sonno di Deborah è esoterico, un momento di connessione con il mondo spirituale. Il risveglio forzato da parte del dottor Hornby la proietta in un anacronismo doloroso, separandola dal misterioso stato di sonno e facendola confrontare con la realtà. Il finale richiama il mito della caverna di Platone, dove la sofferenza della verità porta alla liberazione.