SANTIAGO IN OGNI PARTE DEL MONDO

di Vittoria Alberti

All’inizio dell’estate ho iniziato il mio personalissimo Cammino di Santiago. Personalissimo perché lavorando e dovendo occuparmi della mia famiglia so che mi sarebbe impossibile compierlo integralmente così mi sono inventata l’escamotage di camminare per almeno 10 chilometri al giorno fino a che non avrei raggiunto la mia meta. Che da Firenze dista circa duemila chilometri. Credo che sarò arrivata a Santiago quando questo racconto verrà pubblicato. Con oggi ho percorso appena novecento chilometri, attraversando sempre le stesse strade che sono quelle che da casa mia mi portano in ufficio. Qualche volta mi capita di cambiarle, ma mi ostino a camminare tutti i giorni sugli stessi passi del giorno prima. Perché ogni giorno la strada è sempre diversa pur essendo la stessa. Perché sono io con i miei pensieri a renderla tale.
Paradossalmente il mio viaggio ha preso una piega picaresca. Tutti giorni si arricchisce di incontri aspettati o inaspettati. Di sguardi rubati e parole frettolose. Di suoni e colori che mutano con il susseguirsi delle stagioni. Di giornate con il cuore stanco, altre con il cuore gonfio, altre ancora in cui capisci che la sola strada è quella della speranza.